#2. Wild Flowers of Britain – Month by Month

#2. Wild Flowers of Britain – Month by Month

Nella #rubricabotanica di questo mese vi presento un altro libro illustrato sulla flora della Gran Bretagna. La pubblicazione è alquanto recente e facilmente acquistabile online (tra gli 8-12 euro).  Le dimensioni del libro sono ridotte, misura circa 15x17cm, ma contiene 164 pagine interamente illustrate con più di 1000 specie botaniche.

Il libro non è una guida per l’identificazione delle piante selvatiche, ma piuttosto una raccolta illustrata, su base mensile, delle piante che l’autrice Margaret Erskine Wilson, appassionata botanica dilettante e acquerellista, ha osservato nell’arco di 45 anni. Secondo quanto raccontato dalla stessa autrice in occasione della donazione dei suoi dipinti alla Kendal Natural History Society, l’idea nacque dalla richiesta di un’amica che nel 1943 le disse che avrebbe potuto imparare i nomi dei fiori se lei li avesse disegnati nei mesi in cui fioriscono. Le illustrazioni contenute in questo libro ne sono il risultato.

Ogni mese spazia su più pagine, in base alla numerosità delle specie botaniche raffigurate; a lato di ogni pagina sono riportati i nomi comuni e scientifici delle specie, oltre che ad alcune note dell’autrice sulla località e altre curiosità come, per esempio, i nomi popolari di alcune specie.

Mi piace molto la composizione delle pagine, con le specie che si sovrappongono e i colori che spesso si armonizzano. Mi ricorda molto l’impostazione del mio diario botanico di cui vi ho parlato tempo fa (clicca qui).

Dal punto di vista delle illustrazioni, la riproduzione delle specie botaniche non è sempre perfettamente accurata e a volte risulta difficile identificare la pianta. In alcuni casi, inoltre, non è immediatamente chiaro capire a quale delle specie illustrate nella pagina si riferisca il nome riportato. Personalmente, inoltre, non preferisco molto lo sfondo colorato, che in alcuni casi rende meno nitide le immagini.

Nonostante queste piccole pecche, adoro questa raccolta. È come avere a disposizione un diario mensile, che ti da un’idea di quello che potresti trovare durante una passeggiata nei boschi. E poi è così ricca di colori e di piante che basta sfogliarne alcune pagine per sentirsi immersi nella natura.

 

 

March roundup

Paid a long due visit to the botanical gardens and gathered reference material for future paintings

Filled the pages of my perpetual journal every week

Bought some early birthday presents for me

Made some progress on my ongoing painting

Discovered new places just outside of town

Made time for friends after school again

How’s your March has been?

La mia biblioteca botanica

Quando manca l’ispirazione, mi ritrovo spesso e volentieri a sfogliare le pagine illustrate dei miei libri botanici. Mi piace perdermi tra le palette di colori, le composizioni ben bilanciate, le tavole con infiniti fiori simili, ma così diversi, e i nomi latini scritti in corsivo tanto affascinanti che sembrano appartenere ad un tempo ormai lontano.

Ho iniziato a collezionare libri, diari e guide botaniche illustrate molti anni fa quando ho iniziato ad appassionarmi alla pittura botanica e da allora non ho più smesso.

Nel corso degli anni ho messo insieme una bella collezione di libri, quasi tutti di seconda mano, di cui sono molto gelosa e in cui mi rifugio quando ne ho bisogno.

Ho deciso quindi di creare una rubrica in cui vorrei condividere con voi questi libri, parlandovene un po’ e mostrandovi alcune pagine. Spero vi possano essere d’ispirazione.

   #1. Wild Flowers – The Wild Flowers of Britain & Northern Europe

Il primo libro che vi presento in questa #rubricabotanica è una guida sui fiori spontanei della Gran Bretagna e Nord Europa. È un libro a cui sono molto affezionata perché è la prima guida sui fiori che ho comprato. Come molti dei miei libri sulla flora e fauna, è un libro di seconda mano trovato in un negozio dell’usato a Londra molti anni fa. Non ricordo esattamente cosa mi ha spinto a comprarlo, forse il bassissimo prezzo d’acquisto di 3.99 sterline (meno di 5 euro!).

Il libro, originariamente pubblicato nel 1974, contiene 126 tavole illustrate, a cui fa seguito una descrizione delle specie riportate, il loro nome comune e quello scientifico. Le illustrazioni sono di Marjory Blamey, pittrice e illustratrice inglese recentemente scomparsa.

I testi sono di due naturalisti britannici Richard e Alastair Fitter, padre e figlio, esperti in fiori selvatici e autori di diverse guide.

Più che una guida finalizzata all’identificazione dei fiori, questo libro è piuttosto una riproduzione in scala (1:1.5) delle specie native con l’intento di affascinare il lettore e introdurlo alla bellezza della flora selvatica, spingendolo a ricercare le specie illustrate nel libro nell’ambiente circostante.

Le illustrazioni riproducono le singole specie in tavole organizzate per famiglie, mettendo in risalto, dove necessario, alcuni particolari riprodotti a grandezza naturale o in scala.

Appunti di botanica e workshop gratuiti

UPDATE: English version now available for download!

In occasione della settimana internazionale del taccuino naturalistico, che si svolgerà dall’1 al 7 giugno 2021, ho preparato una piccola dispensa di appunti botanici di base e una lista di elementi caratteristici delle piante che possono esservi d’aiuto nell’osservazione delle specie botaniche e che potete scaricare gratuitamente ai link riportati in fondo alla pagina.

Sul sito ufficiale della International Nature Journaling Week, nella sezione “Pictures” del programma, troverete anche un workshop gratuito in cui vi illustrerò i passaggi che seguo per creare una pagina nel mio diario botanico.

Spero che questi elementi possano esservi utili e di ispirazione per partecipare alle iniziative previste la prossima settimana e iniziare anche voi un taccuino naturalistico

Vi aspetto la prossima settimana con i prompts, i workshops live e le iniziative che troverete pubblicate sul sito.

Following your many requests I have made an English version of the botanical notes and checklist I mention in the free workshop you can find on the International Nature Journaling Week website (here).

Link scaricabili:

Appunti di botanica. Checklist

Appunti di botanica

English version (free download):

Botanical notes

Botanical notes. Checklist

Lista delle cose da fare

(English version below)

Mi trovo spesso a perdere un sacco di tempo per cercare di incastrare i mille mila progetti ed idee che mi balenano per la testa e a ritrovarmi puntualmente frustrata dopo aver fallito nell’impresa.

La pianificazione non è il mio forte. Nel mio mondo ideale mi piacerebbe essere super organizzata, menu settimanali, tempo da dedicare alla spesa/casa, tempo da dedicare a me, ecc. Ma la realtà è molto diversa! Ogni anno ci riprovo, soprattutto all’inizio dell’anno scolastico, e all’inizio funziona pure, ma dopo qualche tempo i miei piani iniziano a fare acqua da tutte le parti e vengono miseramente abbandonati.  Al di la di tutto però, la cosa di cui mi dispiaccio di più è che in tutto il caos giornaliero, l’unica cosa che poi alla fine viene sacrificata è sempre il tempo che vorrei dedicare ai miei progetti personali.

Pur partendo con le migliori intenzioni, al primo ostacolo il tempo per me viene messo da parte e così anche tutto l’entusiasmo per portare avanti le mie idee.

Perseguitata da questa frustrazione perenne, qualche tempo fa ho letto il libroBig Dreams, Daily Joys di Elise Blaha Cripe, una blogger/crafter/planner americana che seguo ormai da più di 10 anni. Il libro illustra in maniera molto semplice perché è importante pianificare per raggiungere un obiettivo e illustra un modo semplice per farlo in maniera efficace.

Soprassedendo sui dettagli contenuti nel libro, quello che mi ha colpito è la suddivisione dei progetti sul piano temporale e l’utilizzo di liste e sottoliste. Può sembrare un lavoro noioso e un’ulteriore perdita di tempo, ma vi assicuro che da quando ho seguito quest’approccio sono riuscita a fare molto più di quello che credevo possibile.

Questa nuova chiave di lettura mi ha permesso innanzitutto di mettere a fuoco quali sono i progetti che voglio realmente portare a termine.

Mettere su carta tutto quello che mi frulla per la testa mi ha liberato la mente e soprattutto aiutato a fare una scrematura di quello che realisticamente avrei il tempo di fare e cosa no.

La scelta è stata basata su:

  • Motivazione personale. Spesso quelle che sembrano inizialmente idee geniali, dopo un po’ perdono del loro fascino. Consapevole che il tempo che ho a disposizione ogni giorno non è molto, mi sono chiesta se provassi ancora piacere a portare a termine quel determinato progetto, anche se avevo già iniziato a lavorarci. Non c’è cosa peggiore che occupare il poco tempo libero a fare qualcosa che non ci diverte più.
  • Tempi di realizzazione. Questo è l’aspetto che più mi ha aiutata nella pianificazione. Una volta individuati i progetti a cui volevo lavorare li ho suddivisi per scadenza:
    1. Progetti settimanali
    2. Progetti mensili/bimensili
    3. Progetti a medio termine
    4. Progetti a lungo termine

Questo passaggio è stato fondamentale perché oltre a realizzare di non poter portare avanti più di un progetto settimanale alla volta, ha messo in risalto il fatto che, anche per i progetti a medio e lungo termine, l’impegno deve essere più o meno costante per evitare di ritrovarsi vicino alla scadenza con un progetto tutto da lavorare (anche se voglio sottolineare che le scadenze a cui mi riferisco me le sono autoimposte).

Una volta fatti questi passaggi, per ognuno dei progetti identificati, ho fatto una lista degli steps necessari a portare l’opera a compimento.

Vi faccio un esempio concreto. Il mio progetto settimanale è il diario botanico (di cui vi ho parlato qui). Gli steps che ho individuato per portare a termine il progetto sono:

  • Uscire a fare una passeggiata per trovare una pianta da riportare nel diario
  • Fare uno schizzo della pianta a matita
  • Completare con penna/colore
  • Fare una foto
  • Fare un post su instagram

Questi sono i vari passaggi che possono essere fatti tutti in una volta sola, oppure anche separatamente, ovviamente nell’ordine riportato. In questo modo mi è più semplice trovare il tempo per inserire uno di questi singoli step anche in quelle giornate che sembrano piene. E così avendo ben chiaro quali sono le cose che devono essere fatte in sequenza per completare il progetto, non mi sento sopraffatta e soprattutto non perdo tempo a pensare a cosa potrei fare quando mi ritrovo con 15 minuti liberi!

Stesso discorso vale ovviamente per tutti gli altri progetti, soprattutto quelli a lungo termine che danno la percezione di avere ancora tanto tempo a disposizione per poi accorgersi che il tempo è passato e non abbiamo fatto alcun progresso!

Spero che questo approccio possa aiutare anche voi a raggiungere i vostri obbiettivi un passo alla volta, con costanza e senza stress.

I often find myself wasting a lot of time trying to fit the thousands of projects and ideas that flash through my mind and often find myself frustrated after failing the task.

Planning is not my strong point. In my ideal world I would like to be perfectly organized, weekly menus, time allocated to grocery shopping and home chores, me time, etc. But the reality is very different! But I try again every year, especially at the beginning of the school year, and initially it even works, but after some time my plans start leaking and get thrown down the drain. Beyond everything, however, what I regret the most is that between the daily chaos, the only thing that gets cancelled is always the time I would like to dedicate to my personal projects.

Even when starting with the best of intentions, as soon as something unexpected comes up, the me time is set aside and so is all the enthusiasm to carry on with my projects and ideas.

Haunted by this perennial frustration, a while ago I read the book “Big Dreams, Daily Joys” by Elise Blaha Cripe, an American blogger / crafter / planner that I have been following for more than 10 years. The book explains in a very simple way why planning is important to achieve a goal and illustrates a simple way to do it effectively.

Without going into the details of the book, what struck me was the importance of deconstructing each project in terms of time and the use of lists and sublists. It may seem like a tedious job at first and a further waste of time, but I assure you that since I have followed this approach I have been able to do much more than I thought possible.

This new way of seeing a project allowed me, first of all, to select only the ones I really want to work on.

Putting all the ideas in my head on paper also freed my mind and above all helped me to skim what I would realistically have time to do and what not.

The choice was based on:

1) Personal motivation. Often what initially seem like a brilliant idea, after a while it loses its charm. Aware that the time I have available every day is not much, I asked myself if I still felt joy in completing that particular project, even though I had already started working on it. There is nothing worse than taking up the little free time available doing something that no longer please us.

2) Time for completion. This is the planning aspect that has helped me the most. Once I have identified the projects I wanted to work on, I divided them by timescale:

  1. Weekly projects
  2. Monthly / bi-monthly projects
  3. Medium-term projects
  4. Long-term projects

This step was fundamental because in addition to realizing that I cannot carry out more than one weekly project at a time, it highlighted the fact that, even for medium and long-term projects, the commitment must be more or less constant to avoid finding yourself close to the deadline with a project no were near finished (this is important even if the deadlines I am referring to are self-imposed).

Next, for each of the projects identified, I have made a list of the steps necessary to bring the work to completion.

I’ll give you a real example. My weekly project is my botanical perpetual journal (which I’m talking about it here). The steps I have identified to complete the project are:

  • Go for a walk to find a plant to add in the diary
  • Make a pencil sketch of the plant
  • Complete with pen / color
  • Take a picture
  • Make a post on instagram

These steps that can be done all at once, but also separately. Looking at a project as a series of smaller and simple steps make it easier for me to fit one of these tasks in between my daily commitment, even on those days that seem full. And so having clear what are the tasks that must be done in sequence to complete the project, I do not feel overwhelmed and above all I do not waste time thinking about what I could do when I find myself with 15 minutes to spare!

The same goes of course for all the other projects, especially the long-term ones that give the perception of still having a lot of time available only to realize that time has passed and you have not made any progress!

I hope this tips can help you in reaching your goals one step at a time, consistently and without stress.